I film di Pasqua più belli
I film di Pasqua più belli

I film di Pasqua più belli

Film di Pasqua – Photo by Pisit Heng on Unsplash

Cari lettori di Ambrosiam, ci avviciniamo in questi giorni alla festa principale per i cristiani: la Pasqua. Se è pur vero che, come ci insegna il proverbio, “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, abbiamo pensato di proporvi oggi una rassegna di alcuni film di Pasqua. Lo facciamo nella speranza che, dopo le giornate (con relativi pranzi e cene) che ci attendono, uno di questi titoli possa ispirare una tranquilla e oziosa serata, sia essa in famiglia o tra amici.

The Passion

Tra i film relativi alla Passione e Resurrezione di Cristo, uno dei primi a venire in mente è The Passion (2004). Il lungometraggio, diretto da Mel Gibson, vuole restituire la vera storia degli ultimi giorni di vita di Cristo. Il regista, per farlo, non risparmia scene cruente e violente. Il suo obiettivo, d’altronde, è quello di mostrare quella che fu la pura realtà dei fatti; uno scopo, questo, opposto a una diffusa narrazione cinematografica che spesso smorza i toni narrativi degli episodi evangelici.

La ricostruzione dei fatti si basa su testimonianze non di poco conto: tra esse, le visioni delle mistiche Anna Katharina Emmerick, Maria Valtorta e Maria di Agreda. Nonostante le critiche, il film è riuscito a entrare nel panorama dei lungometraggi riguardanti la passione di Cristo. In più, la recitazione in latino, ebraico e aramaico antico immerge ancora di più nell’epoca e nell’ambiente che fanno da sfondo alla narrazione evangelica.

Il film di Pasqua tradizionale: il re dei re

Uno tra i film di Pasqua assolutamente da citare nella nostra rassegna è il kolossal del 1961. Il re dei re racconta vari episodi della vita di Gesù attraverso una serie di salti temporali; dalla sua nascita, dunque, alla sua morte e resurrezione. Gli eventi narrati si intrecciano a un’ideologia eminentemente politica, che traspare da alcuni personaggi del film. La figura di Pilato, in particolare, è un tramite efficace per sviscerare il tema della contestata presenza romana in Galilea.

Proprio l’approfondimento della tematica politica ha portato alcune critiche rispetto all’operato del regista, Nicholas Ray. Ciononostante, alcune sequenze sulla predicazione di Gesù sono da apprezzare. Per questo motivo, il kolossal è divenuto uno tra i classici film di Pasqua, al punto da essere riproposto ogni anno, in occasione della Settimana Santa.

Il film di Pasqua non convenzionale: Jesus Christ Superstar

Il musical del 1973 è uno tra i film di Pasqua divenuti oggetto di ammirazione, ma anche di grande critica. Il film racconta le vicende relative all’ultima settimana di vita di Gesù. Nulla di strano, fin qui, se non fosse per la modalità scelta per la narrazione: un musical, appunto, che interpreta gli stati d’animo dei protagonisti mediante canzoni rock.

Proprio questo approccio ha guadagnato all’opera molte critiche: la principale, tacciava il film di blasfemia. Tale accusa era dovuta alla narrazione di eventi sacri in una forma tanto anomala, ma anche alla scelta di determinati filoni narrativi: tra questi, la presentazione di un Gesù giovane, interessato anche all’amore, o la figura di Maria Maddalena. Voci di corridoio suggeriscono, in realtà, che il pontefice Paolo VI apprezzò il film, poiché riteneva che fosse capace di avvicinare le persone al cristianesimo. Un’opinione, questa, che però non è mai stata confermata ufficialmente.

Il principe d’Egitto

Vogliamo concludere la nostra rassegna con un film che tratta le vicende relative alla Pasqua ebraica. Il principe d’Egitto (1998), nonostante il suo carattere di animazione, è un film davvero ben riuscito e adatto a ogni età. Protagonista di questo racconto è Mosè: egli, figlio adottivo del faraone, scopre per caso la sua vera identità ebrea. Emerge allora, in lui, una profonda crisi interiore, la quale è accentuata dalla constatazione relativa alla sottomissione del popolo cui appartiene. Un travaglio irrisolvibile, questo, che lo porta a fuggire dall’Egitto e a rifarsi una vita lontano, come pastore. Dio, però, lo chiama e lo incarica di tornare in patria, per liberare gli israeliti.

Il film traspone la vicenda biblica in una narrazione davvero emozionante e coinvolgente. La colonna sonora del film, peraltro, è un vero e proprio inno alla fede ed è davvero toccante. Non a caso, a firmarla è Hans Zimmer, celebre compositore che ritroviamo in lungometraggi quali Il Gladiatore, Pirati dei Caraibi, Il Re Leone… Un’ulteriore nota di pregio, insomma, che arricchisce una pellicola in cui una vicenda tanto lontana, come quella dell’Esodo, appare vicina a noi; anzi, ci immerge in una realtà universale di fede e preghiera che si rinnova ogni anno, nella celebrazione della Pasqua.

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