La bella e la bestia: una fiaba reale
La bella e la bestia: una fiaba reale

La bella e la bestia: una fiaba reale

La bella e la bestia – Photo by Brian McGowan on Unsplash

La bella e la bestia è uno dei classici film Disney.

Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, un principe viveva in un castello splendente…

Quanti tornano bambini, solo nel leggere queste poche parole che davano il via alla storia di Belle? Dopo essersi affermata nel film a cartone animato, infatti, la vicenda è stata poi resa celebre anche da altre versioni cinematografiche. La fiaba, comunque, è ben più antica rispetto ai giorni della sua prima apparizione nel cinema. Alcuni ne intravedono tracce già nel romanzo di Apuleio, Le Metamorfosi. Ma la cosa ancora più interessante è che questa bellissima storia sembra basarsi su una vicenda realmente accaduta

La storia di Petrus Gonsalvus

Sarebbe proprio questo il nome della bestia, nella realtà. Petrus era un uomo nato a Tenerife nel XVI secolo e affetto da ipertricosi. L’ipertricosi è una malattia che provoca un eccesso di peluria e può colpire sia uomini che donne. La causa di questo sviluppo eccessivo di peli è un’iperattività ormonale. Per quanto non si tratti di una malattia particolarmente grave, l’ipertricosi ha certamente delle conseguenze estetiche rilevanti per chi ne è affetto.

Petrus, proprio a causa di questa sua malattia, divenne ben presto oggetto di curiosità. Per questo, da Tenerife egli venne portato nella corte di Enrico II di Francia, dove ebbe la possibilità di ricevere un’adeguata istruzione. Non solo: la protezione personale del re e della sua consorte, Caterina de’ Medici, gli permise di trovare anche una moglie. La donna in questione era una bellissima fanciulla, probabilmente una damigella della regina: Catherine.

L’ipertricosi di Petrus non fu motivo di crisi per il matrimonio, che si rivelò anzi particolarmente felice e fruttuoso. Catherine diede al marito, infatti, ben quattro figli. La famiglia, poi, si spostò in Italia. Ad accoglierla è in particolare Capodimonte, con la sua Rocca Farnese. Questa ricca residenza era un’altra tra le numerose fatte costruire dalla potente famiglia cardinalizia.

Non si sa, in realtà, se questa storia stia effettivamente alla base della fiaba che oggi conosciamo, o se non si tratti piuttosto di una curiosa coincidenza. A livello di cronologie, infatti, il racconto de La bella e la bestia sembra comparire prima del matrimonio di Petrus e Catherine, avvenuto nel 1573.

Le varie versioni de La bella e la bestia

Abbiamo accennato a un problema di cronologie tra la storia di Petrus e la prima trasposizione ufficiale della vicenda. Pare, infatti, che una prima versione si debba a Giovanni Francesco Straparola, già nel 1550. Di questo racconto, però, sappiamo ben poco.

Le due versioni più famose, infatti, sono entrambe francesi. La prima risale al 1740 ed è opera di Gabrielle Suzanne Barbot de Villeneuve. La vicenda della Villeneuve si presentava a tinte molto più fosche. L’incantesimo di trasformazione del principe, per esempio, non si doveva alla sua arroganza o alla malattia di cui soffriva Petrus Gonsalvus. La fata, invece, avrebbe maledetto il giovane perché egli si era rifiutato di unirsi a lei. Anche l’atmosfera, a livello generale, è decisamente più cupa e venne decisamente smorzata nella versione successiva della storia.

La seconda versione, nonché la più famosa, è quella di Jeanne Marie Leprince de Beaumont. La donna era una maestra che viveva e lavorava in Inghilterra. Jeanne Marie rimase colpita dalla storia che era già nota in Francia e decise di adattarla per i suoi alunni. La storia de La bella e la bestia, quindi, venne depurata di tutti i suoi tratti più foschi, e riscosse per questo un grande successo. Proprio questa seconda versione ebbe grande successo, soprattutto in Inghilterra, e si conservò nella tradizione fino alla celebre trasposizione cinematografica della Disney.

La bella e la bestia: una fiaba nel mondo del cinema

La vicenda di Belle e del suo principe non ha smesso di incantare ogni generazione di bambini. Il suo successo nacque, in particolare, con il film a cartone animato uscito nel 1991. Qui, tra canzoni e misteri, Belle ha appassionato milioni di bambini, tanto che questo film resta ancora un classico nella scuderia della Disney. Non a caso, infatti, proprio nel 2017 è uscito il live action, che ha come protagonista Emma Watson (l’indimenticabile Hermione nella saga di Harry Potter). In questo caso, gli sceneggiatori si sono dovuti industriare molto per rendere la figura della bestia, interpretata da Dan Stevens. Dietro all’imponente mostro sta un superbo lavoro di informatica e costumi.

Un altro film, meno conosciuto, ma degno di nota, è quello che ha come protagonista Vincent Cassel, disponibile su Prime Video. La trama è la stessa, anche se l’atmosfera può risultare più cupa rispetto ai film della Disney. In ogni caso, si tratta di una versione che cerca di rinnovare una fiaba cristallizzata dai suoi secoli di storia. Proprio nella sua fissità, però, la fiaba continua ad affascinare adulti e bambini ed è, nel suo piccolo, un potente strumento di riflessione.

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