Un anno sull’Altipiano, Emilio Lussu
Un anno sull’Altipiano, Emilio Lussu

Un anno sull’Altipiano, Emilio Lussu

Un anno sull’Altipiano – Photo by The New York Public Library on Unsplash

Con Emilio Lussu entriamo in un mondo in cui la scrittura aiuta a comprendere in profondità una delle pagine più tristi della storia, la Prima Guerra Mondiale. In Un anno sull’Altipiano, l’autore racconta in prima persona la propria esperienza di soldato della Brigata Sassari, per rendere il lettore spettatore in prima fila della vita di trincea.

Non è semplice definire il genere letterario del testo: non è un romanzo, non è un diario, un racconto, un saggio storico o un testo di memorie. Non si può attribuire a nessuno di questi generi, ma al contempo li abbraccia tutti.

Lussu narra di un solo anno di guerra, dalla fine del maggio 1916 al luglio del 1917. In questo lasso di tempo, le truppe di cui fa parte stanno operando nell’area dell’Altopiano del Carso. Queste vengono poi spostate sull’Altopiano di Asiago, tra il Monte Fior e il Monte Zebio, per procedere con le operazioni. Con uno stile molto asciutto e lapidario, l’autore dipinge i paesaggi che si stagliano davanti ai suoi occhi. Panorami, questi, che non sono per niente rigogliosi, ma specchio di ciò a cui ogni soldato rischia di andare incontro, la morte.

Un anno sull’Altipiano: un titolo che non ha nulla di guerresco

Un lettore che si approccia al libro di Lussu per la prima volta difficilmente potrebbe pensare che si tratti di un libro di guerra. A dire il vero, il titolo che leggiamo nell’edizione data alle stampe (la prima a Parigi, nel 1938) non è il primo a cui l’autore ha pensato.

Inizialmente, il testo doveva intitolarsi Feritoia 14, perché proprio in corrispondenza della feritoia n.14 si erano verificati episodi molto crudi e momenti difficili. In un secondo momento, Lussu aveva optato per I miei generali. Le pagine, infatti, contengono una forte denuncia di ciò che i soldati hanno dovuto subire a causa degli ordini impartiti dai ranghi più alti dell’esercito. Tuttavia, per non incappare in problematiche di alcun genere durante la pubblicazione, come la censura, all’autore viene consigliato il titolo, più neutro, che possiamo leggere oggi. Non a torto, Mario Rigoni Stern nella sua Introduzione al libro afferma:

Tra i libri sulla Prima Guerra Mondiale, Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu è, per me, il più bello.

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