Ottobre mese celeste: l’eclissi
Ottobre mese celeste: l’eclissi

Ottobre mese celeste: l’eclissi

Oltre a donarci un’ora di sonno in più con il passaggio all’ora solare, l’ultima settima di ottobre terrà impegnati appassionati e professionisti in un curioso evento astronomico: un’eclissi solare. Considerando la latitudine di Roma, dalle 11:26 del 25 ottobre 2022, come riferisce un fisico solare dell’INAF, il disco lunare si interporrà tra il Sole e la nostra Terra. Il picco del 27% è previsto per le ore 13, ma l’eclissi durerà fino alle ore 15:30 circa. Naturalmente bisogna tenere conto del leggero sfasamento di questi orari nelle varie parti d’Italia, con un anticipo nel settentrione e un ritardo nel meridione.

La nascita del concetto di eclissi

Eventi naturali come le eclissi, dal greco ek leipein, letteralmente “nascondersi, rendersi invisibile” hanno cambiato volto nel tempo. Draghi mangia Luna, mostri tenebrosi e dei vendicativi hanno lasciato spazio ad un evento scientifico di grande portata. Nel 1919 infatti, alla Prima conferenza della Relatività Generale, l’osservazione di un’eclissi solare totale permise di confermare la teoria. Al giorno d’oggi, gli astrofisici sfruttano eventi come le eclissi solari per studiare la geometria dei campi magnetici della nostra nana gialla. In altre parole, la Luna “copre” zone del Sole, permettendo l’arrivo solo ad alcune radiazioni che vengono mappate.

Le varie tipologie di eclissi

Lo spettacolo del 25 ottobre è sicuramente meno raro di un’eclissi totale. Bisognerà pazientemente aspettare il 2081 per avere l’Italia sotto il cono d’ombra lunare. Con ciò si intende la zona buia della Terra, dove il Sole viene oscurato totalmente. Dato che la Luna è più piccola della Terra (e ovviamente del Sole), questo evento rende partecipe solo una parte della Terra; nel migliore dei casi, la fascia del tutto oscurata è spessa 200 km. Altre volte, a causa delle diverse posizioni reciproche dei corpi celesti coinvolti, si ha l’onore di assistere a un’eclissi anulare. Con un distanza maggiore dal Pianeta, infatti, la Luna copre una parte centrale della Stella. Rimane visibile, quindi, un vero e proprio anello di Luce: spettacolo davvero mozzafiato.

Se strumenti come un piccolo telescopio per l’osservazione satellitare, un binocolo o talvolta occhi nudi bastano per l’osservazione di un’eclissi lunare, previa assenza di nuvole, essere spettatori di un’eclissi solare richiede una preparazione più accurata. Oltre agli occhiali da saldatura, infatti, esistono occhialini con filtri particolari studiati apposta per l’evento o filtri appositi per telescopi. Attenzione però: bisogna assolutamente evitare metodi poco raccomandabili per la salute della nostra retina come le pellicole non sviluppate.

Altri eventi celesti

Ma niente paura, questo mese lascia spazio anche all’osservazione a occhio nudo dei più cauti: nuovi protagonisti della volta celeste, come Marte, Nettuno e Urano (più discreto di Mercurio, osservabile al mattino) prenderanno il posto di Venere, protagonista estivo. Continueranno invece a essere osservabili anche Giove e Saturno, i giganti gentili che dopo lo spettacolo natalizio del 2020 continuano a farci innamorare ogni giorno. A questo punto cosa ci resta se non diventare umili viandanti osservatori di un “mare d’infinito”?

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Photo by Scott Szarapka on Unsplash

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