La festa delle Antesterie ad Atene: il secondo giorno
La festa delle Antesterie ad Atene: il secondo giorno

La festa delle Antesterie ad Atene: il secondo giorno

La festa delle Antesterie – Foglia foto creata da wirestock – it.freepik.com

La festa delle Antesterie era la ricorrenza dedicata ai defunti della città di Atene. I rituali avevano luogo proprio alle porte della primavera, quando la natura iniziava a rifiorire. Durante il giorno 11 del mese di Antesterione i cittadini davano avvio alla festa con la spillatura del vino nuovo, nel segno di un Dioniso umido, delle paludi.

In accordo con la cultura ateniese del tempo, il vino doveva essere bevuto secondo il criterio della misura, ovvero mescendo parti uguali di acqua e vino. Molti testi letterari riportano che bere vino diluito fosse un segno di civiltà. Al contrario, quelle popolazioni che ne facevano uso in purezza erano da considerarsi non civilizzate, perché assumevano un vero e proprio veleno.

Il secondo giorno delle Antesterie: la festa dei boccali

Dopo la celebrazione della festa dei barili, la sera del 12 di Antesterione prendeva avvio la festa dei boccali, chóes in greco. Ciascuno doveva portare dalla campagna fino alla città le botti contenenti il vino nuovo. In questa occasione, si svolgevano celebrazioni private e pubbliche, nelle proprie abitazioni e in una sala posta nei pressi del Pritaneo.

Ad uno squillo di tromba, tutti dovevano bere sotto la supervisione di Dioniso e dell’arconte re. Rispettando un religioso silenzio, ciascuno era tenuto a bere vino e mangiare alimenti portati da casa. Il commediografo Aristofane, negli Acarnesi, parla della festa delle Antesterie a più riprese. All’interno della commedia si racconta che il popolo cominciava a bere solamente al suono di tromba. Grazie a ciò, Dioniso veniva invocato. Il greco riporta il verbo anakaléo, “chiamare fuori”, come se la divinità emergesse dalle paludi. Ritorna quindi il tema del lato umido del dio, accostabile al rito necromantico che si svolgeva nei pressi della città di Argo, nella palude di Lerna: di fronte al lago si disponevano i suonatori di tromba che avevano il compito di “richiamare fuori” dal lago il dio.

Tutti potevano partecipare al rituale del secondo giorno della festa delle Antesterie. Sia gli schiavi che i bambini dai tre anni di età erano coinvolti nella bevuta del vino. Addirittura, la vita dei bambini si scandiva con il numero di partecipazioni alla festa dei boccali. Sono giunte fino a noi molte rappresentazioni su vasi, in cui vi sono dei giovani con il proprio piccolo boccale. Purtroppo però, la festa delle Antesterie costituiva per i più piccoli una delle cause di morte in giovane età. Infatti, numerose iscrizioni funebri riportano proprio riferimenti alle morti infantili durante questa ricorrenza.

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